Employer Branding: cos’è e come valorizza i team di lavoro?

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Employer Branding: cos’è e come valorizza i team di lavoro?

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Ogni azienda, per essere davvero solida, non deve solo proporre prodotti e servizi adeguati al proprio target, ma deve essere prima di tutto un luogo di incontro e di formazione costante in cui i propri dipendenti possano sentirsi sereni, motivati e ispirati. Questo è già un anticipo di cos’è l’employer branding e perché è un concetto importante anche per i team di professionisti.

Brand come Apple, Google, Ferrero e Starbucks, giusto per fare qualche esempio, non sono dei leader del mercato solo perché sono riusciti a conquistare la mente dei consumatori attraverso le migliori strategie di marketing, ma anche perché sono riusciti a sedimentarsi, nella mente delle persone, come un luogo di lavoro a cui aspirare, come aziende in cui poter fare carriera e realizzare i propri sogni, senza rinunciare a valori e obiettivi.

Employer- Branding- cos'è

Dopotutto tu stessa non credi che il lavoro sia molto di più di una semplice mansione e che sia fondamentale essere convinti di lavorare per un brand che ha cura della nostra persona?

Forse, a questo punto ti stai chiedendo, da libera o dai imprenditrice come sia possibile riuscire ad avere una reputazione aziendale capace di attirare a sé collaboratori entusiasti e felici di lavorare assieme per i raggiungimento degli obiettivi, proprio come una grande squadra.

Questi risultati si possono raggiungere grazie all’employer branding; in questo articolo ti spiegherò cos’è, a cosa serve e come creare una strategia per attrarre collaboratori motivati e migliorare il rapporto con i tuoi dipendenti.

Cos’è l’employer Branding?

Per employer branding si intende la totalità di processi che sono necessari per creare e mantenere una reputazione positiva come datore di lavoro.

In poche parole, quando si decide di fare employer branding si lavora sulla creazione di un’immagine aziendale in relazione non al mercato dei prodotti o dei servizi, ma al mercato del lavoro.

In questo processo, il target di riferimento non sono i consumatori ma le persone disoccupati, i freelance e gli attuali collaboratori; per questo motivo, chi ha un employer brand efficace è in grado di acquisire un vantaggio competitivo non indifferente perché è capace di attrarre i lavoratori più meritevoli.

Questo in poche parole significa che, se siamo capaci di ottenere collaboratori felici ed efficaci, stiamo negando alle altre aziende un capitale umano di inestimabile valore.

Per riuscire a coinvolgere nuovi collaboratori è necessario lavorare duramente sulla definizione di una cultura aziendale, sulla sua comunicazione e sulla creazione di un ambiente di lavoro positivo e soprattutto inclusivo.

Serve solo ad attrarre nuovi collaboratori?

Ma l’employer branding serve solo ad attrarre nuovi collaboratori? Forse non sei ancora certa di avere bisogno di assumere nuovi dipendenti e ti stai facendo questa domanda. Anche se l’employer branding serve per lo più a comunicare l’azienda come un ambiente di lavoro stabile in cui tutti desiderano lavorare, può avere anche altri vantaggi:

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  • migliora la reputazione dell’azienda: riuscire a comunicare i propri valori e a rappresentare la propria azienda come un luogo di lavoro ideale può aumentare la fiducia dei clienti, degli investitori e dei fornitori.
  • aumenta la produttività dei dipendenti: l’employer branding, infatti è un processo che non deve essere rivolto solo all’esterno, ma anche all’interno, ricorda sempre che i collaboratori più motivati sono quelli che si sentono più felici sul posto di lavoro e riescono a lavorare meglio.

Avere una buona strategie di employer branding, quindi, è molto utile anche per riuscire a raggiungere gli obiettivi aziendali con più facilità, attraverso la collaborazione del team che non è più un insieme di singoli professionisti, ma una squadra che si sente parte di qualcosa di più grande e desidera contribuire al successo dell’azienda.

Inoltre, anche nei team di lavoro di liberi professionisti, crea un clima perfetto per collaborazioni profittevoli e durature per tutti.

Come fare employer branding

Fare employer branding non è semplice ma, proprio come avviene per le altre attività di marketing, pianificare una strategia con una visione di insieme e tenendo a mente cosa si vuole ottenere, semplifica di gran lunga il lavoro.

Ecco alcuni delle azioni fondamentali che puoi inserire nella tua strategia di employer branding.

Definire una cultura aziendale stabile, concreta e forte

Definire i propri valori, la propria missione e la propria visione è fondamentale per creare una cultura aziendale coerente che può essere comunicata e assorbita con più naturalezza e immediatezza.

Coinvolgere i collaboratori

Coinvolgere il proprio personale è fondamentale per creare un senso di appartenenza e ottimizzare i processi aziendali. Per lavorare bene le persone non necessitano solo di uno stipendio adeguato ai propri sforzi, ma anche di una azienda che creda nelle loro potenzialità e sia grata ai propri dipendenti.

Creare una presenza online positiva

Essere presenti online con un sito web ottimizzato e navigabile, trasmettere i propri valori sui social network e rispondere alle recensioni sui vari marketplace lavorativi come Indeed e Glassdor è fondamentale per promuovere una immagine della azienda positiva e attraente per i futuri collaboratori.

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Offrire benefit flessibili e competitivi

I dipendenti cercano sempre più un equilibrio tra vita privata e lavoro, quindi è importante offrire benefit flessibili che permettano ai collaboratori di non rinunciare a obiettivi personali o impegni importanti, come per esempio permessi retribuiti, orari di lavoro flessibili e possibilità di lavoro remoto.

Creare programmi di sviluppo professionale

Per avere una buona reputazione tra i propri collaboratori è importante trasmettere il messaggio che il datore di lavoro ha a cuore la crescita professionale e professionale della propria squadra di lavoro.

Offrire ai dipendenti opportunità di crescita professionale, come programmi di formazione, mentoring, coaching e avanzamento di posizione, significa che il titolare o l’azienda si impegnano giorno dopo giorno a investire nella crescita dei propri talenti.

L’employer branding cos’è davvero?

Come avrai capito, creare una strategia di employer branding è davvero complesso: bisogna prendere in considerazione diversi fattori e partire da ciò che è più importante, cioè, la propria identità; senza consapevolezza di ciò che si è, è difficile trasmettere i propri valori e coinvolgere i nostri collaboratori.

Cos’è l’employer branding se non creare un sistema di lavoro sostenibile per tutti?

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