Business in crescita: cosa devi lasciar andare?

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Per ogni volta il cui il mio business ha subito un’impennata, mi sono ritrovata a fare i conti con quella prima cliente a cui avevo fatto un prezzo speciale per ringraziarla della sua fiducia. Un business in crescita, anche se sei freelance, prevede delle scelte ben definite, ti senti pronta a farle?

Questo accade perché arriva un certo punto in cui il divario tra il tuo prezzo iniziale e il prezzo attuale, è davvero troppo grande, ed inizi a sentire il tuo lavoro svalutato. A maggior ragione se si tratta di percorsi continuativi nel tempo e che quindi ti occupano diverse ore ad un costo orario più basso della media che offri. 

Un business in crescita richiede cura

Un business in crescita richiede cura e attenzione, perché ha bisogno di trasformarsi e plasmarsi rispetto alle tue nuove necessità. Altre volte, succede invece che quel primo cliente torna, magari dopo diverso tempo, anche un anno, a chiedere nuovamente il tuo servizio. E lo so che non è facile dire “ho cambiato prezzo“, perché non è detto che l’abbia messo in conto, e potresti rischiare che non sia disposto a pagare una cifra diversa rispetto a quella a cui era abituato. 

I primi clienti

Chi compra da te per primo, specialmente se sta testando un nuovo servizio, in una fase di avvio o trasformazione del tuo lavoro, merita di essere premiato per l’atto di fiducia che fa nei tuoi confronti, che ti permette di conseguenza di testare le tue competenze uscendo dalla zona di comfort e rimanendo in un certo senso in un’esposizione emotiva più protetta. 

Chi compra da te per primo, in cambio ti sta donando l’esperienza di cui beneficeranno tutti gli altri. Con il tuo primo cliente e con i successivi immediatamente dopo di lui, metti in conto che potresti fare degli errori, che potresti dover rivedere alcuni step. 

E la sua recensione, il suo feedback (positivo o negativo, proprio in termine di rimando rispetto all’andamento del servizio) saranno talmente preziosi in fase iniziale, da ripagarti di ogni sforzo. 

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Lavoro genera lavoro anche se hai un business in crescita 

E se è vero che i social sono importanti, che la comunicazione è importante, ti assicuro che il passaparola è ciò di più potente che può esistere. Quindi anche sei hai un business in crescita, non dovresti mai dimenticare il potere che deriva dal “cosa dicono di te”.

Il passaparola resta fondamentale

Il passaparola si basa sulla fiducia, e solo dimostrando davvero cosa sai fare attraverso i fatti e passando dall’esperienza del tuo servizio, che la  tua comunicazione diventerà sempre più efficace e il tuo brand sempre più attendibile. 

Per ogni volta che ho testato un nuovo servizio, sono sempre partita da una fase di test e validazione, a volte addirittura gratuitamente, per riuscire a raggiungere più persone possibili facendomi una idea sempre più chiara e precisa del bisogno a cui andavo a rispondere. Sarà che l’unico modo che io conosca davvero per imparare non è accademico, e passa sempre dal fare. E le formazioni, mi spiace, servono a poco se non passi dalla gavetta. 

La formazione conta ma devi accompagnarla

Per ogni corso che ho fatto, per ogni formazione, mi sono buttata immediatamente in una fase di test, con quello che avevo, senza troppi fronzoli, dichiarando l’esperimento a gran voce e chiedendo intorno a me chi fosse pronto a provare. Nessuna paura di dire ‘questo non lo so, ma approfondisco e ti rispondo’, e la fame di imparare e sviluppare competenze, mi ha sempre portato a far crescere velocemente ogni professione io abbia scelto o mi sia capitata tra le mani, dal lavoro dipendente al lavoro indipendente. 

Attenzione: non significa improvvisarsi, ma vuol dire mettere subito in pratica quello che stai studiando per imparare più velocemente, grazie all’esperienza diretta con la materia, e con tutte le possibilità che hai di risolvere il problema dall’altra parte. 

È una fase di investimento, di semina, di formazione anche sulla carta si chiama lavoro. 

Ed è essenziale se vuoi fare sul serio e creare un prodotto o servizio davvero di valore. 

Darsi valore è dare valore

Non sottovalutare il fatto che questo aumenta drasticamente la tua autostima professionale lungo il percorso, portandoti a comunicare il tuo servizio in maniera sempre più chiara, semplice e decisa. Se il tuo business in crescita ti rappresenta, vuol dire che hai lavorato tanto su te stessa e hai eliminato la paura di non avere la giusta dose di autostima (Non ho autostima: cosa fare? Ce ne parla anche la coach olistica)

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Al crescere dell’esperienza, del business, e direzionando sempre di più le scelte di formazione, questa fase sarà sempre più veloce perché avrai imparato a strutturare velocemente un metodo efficace di lavoro e a modificare l’offerta sulla base della reale richiesta dei tuoi potenziali clienti, e non solo delle tue ipotesi. 

Ma questa fase non dura per sempre. 

E se è vero che sei immensamente grata al tuo cliente per la fiducia che ti ha dato, è altrettanto vero che il tuo servizio ha sicuramente portato un cambiamento positivo dall’altra parte, se il cliente sta tornando da te o è rimasto agganciato a te. 

Tempo e prezzi vanno rivisti

Nel momento stesso in cui percepisci che il tuo tempo non è valorizzato come dovrebbe, è tuo dovere  valutare se hai ancora bisogno di questa fase di investimento sul tuo lavoro, oppure se stai mantenendo un prezzo basso per non rischiare di perdere il tuo cliente. 

So che è doloroso alzare i prezzi a quel tuo primo cliente che ti ha dato fiducia, ma è tua responsabilità farlo per continuare a mantenere alta la qualità a cui è abituato (se hai bisogno posso aiutarti a raggiungere obiettivi e rivedere i tuoi prezzi). 

Altrimenti, per esperienza, il rischio sarà di entrare in frustrazione e iniziare a togliere un po’ alla volta tutti i bonus che aveva, senza nemmeno comunicarlo troppo esplicitamente. 

Ti relazioni con i clienti?

Comunica con il tuo cliente senza paura, perché che qualunque servizio tu venda sei in una relazione. E spoiler: in relazione si è in due. Ti relazioni davvero con i tuoi clienti? Pensaci e se non è così comincia a farlo in maniera adeguata, inoltre:

  • informa per tempo prima del cambio prezzo, dando la possibilità al tuo cliente di usufruire ancora un po’ del servizio allo stesso prezzo;
  • e poi varia senza sconti, portandoti sulla cifra a cui vendi quel servizio oggi, senza se e senza ma;
  • al massimo puoi pensare di regalare un bonus per ringraziarlo ancora una volta: ma scegli tra le tue possibilità qualcosa che non ti porti via altro tempo, o che per te non sia un impiego eccessivo di energie. 

Smetti di regalare il tuo tempo

Sei una professionista, business in crescita o meno, il tuo tempo è valore (la gestione del tempo è fondamentale, non procrastinare).

E se non fai lo switch sarai costantemente in una condizione di investimento, e mai con la sensazione di guadagnare davvero con il tuo preziosissimo lavoro. 

In più, per ogni cliente a cui non cambi il prezzo, stai togliendo la possibilità a qualcun altro di testare un nuovo servizio a cui pensi da tempo senza avere il tempo di metterlo in pratica. E tempo a te stessa per comunicare i tuoi servizi attuali al tuo cliente ideale oggi.

Fare i prezzi non è certo facile

Alzare i prezzi nemmeno. Ricordati che un aumento di prezzo vale la pena che sia significativo.

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5 Euro a volta non ti cambieranno la vita, e saranno solo l’ennesima cosa che ti sentirai in dovere di giustificare e comunicare. I salti vanno pensati, ponderati, messi in un time line e, ragionati anche a livello di comunicazione, in modo strategico per preparare chi sta dall’altra parte al cambiamento.

Lasciar andare è importante affinché il tuo business continui la sua crescita, ma ovviamente ricorda sempre chi sei, chi ti ha dato fiducia ed ha creduto in te. Del resto ci sono clienti da investimento e clienti da guadagno, ma questa è un’altra storia, che prometto ti racconterò.

Tu come sei messa con il tuo business da freelance? Quali ostacoli non riesci a superare? Commenta l’articolo o contattami per un confronto senza impegno.

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