“Secondo te funzionerà?” È una delle domande che ricevo spesso quando mi contatta qualcuno per un percorso di brainstorming o di coaching. La verità è che non ho la sfera di cristallo e non posso davvero saperlo, e nessuno può dirlo con certezza. Quello che invece ti dico per certo è che spesso occorre fare un cambiamento strategico (chiamalo cambio di obiettivi, o chiamalo piano B) per portare la tua idea di business in linea con i tuoi obiettivi.
Il successo non si misura da quanto prima arrivi alla meta, ma da quanto sei vicina a raggiungerla. Ti spiego meglio perché occorre saper fare, e quando serve, anche disfare.
Il cambiamento strategico è parte del gioco
Se funzionerà il tuo business è questione di una infinità di fattori che sono la somma di ciò che offri, dell’andamento del mercato nel tuo settore e della tua personalità. E poi del modo in cui affronterai ogni sfida, delle risorse che sarai in grado di mettere in campo e di quanto sarai disposta a spingerti oltre la zona di comfort. Il cambiamento strategico è già parte del gioco, è praticamente un passaggio fisiologico, a vari livelli e dalle mille sfaccettature.
Per esperienza personale, e per tutte le volte in cui sono stata spettatrice o co-creatrice di progetti, ho imparato ad osservare attentamente e ad immaginare velocemente un susseguirsi di azioni che possono portare o meno alla riuscita di un’idea. Se questa capacità ti manca oggi, non spaventarti: la buona notizia è che si può allenare ed è ciò che fa un coach starti accanto mentre alleni la tua capacità di visione.

Cosa serve per il tuo business?
E se c’è una cosa che ho davvero capito è che oltre alla formazione, alla preparazione rispetto all’argomento che vuoi trattare offrendo i tuoi servizi, la differenza la fanno anche il mindset (cosa intendi per mindset?) e la capacità di public speaking. Quanto più sei in grado di parlare di ciò che fai, maggiori saranno i risultati nel breve termine.
Per il resto ci vuole pazienza per avviare un business, costanza e una buona capacità di analisi per ogni processo, spesa o investimento, che metti in campo.
Guarda lontano, analizza gli step e prenditi del tempo per capire come arrivi ad ogni successo, anche i più piccoli, così da ripetere il viaggio di volta in volta ottimizzando risorse, energia ed efficacia di ogni azione.
Come accorgerti in tempo che qualcosa non funziona?
- Prima regola nel business: non farti prendere dalla fretta.
- La seconda: non farti prendere dal panico.
- La terza: continua a ragionare attentamente su azioni di investimento e di guadagno. E non parlo solo di soldi. Una delle risorse più importanti che abbiamo, peraltro uguale per tutti, è il tempo. E quando non hai soldi e sei all’inizio la risorsa più importante che hai a disposizione è il tuo tempo, che mixato alla tua capacità di apprendimento e sviluppo, può dare grandissimi risultati. (Ne parlo tantissimo nel mio libro: Libera, Salti e altre storie, lo trovi su Amazon con tante recensioni).
Parti domandandoti quali sono i tuoi obiettivi economici (iscriviti al nuovo webinar sul denaro, parleremo di obiettivi economici e come raggiungerli davvero) e le tue aspettative, e quando sviluppi i servizi e i loro prezzi, o una nuova idea, prendi la calcolatrice in mano ed inizia a calcolare tutte le risorse che dovrai mettere in campo per raggiungere il risultato:
- quante e quali;
- c’è margine di guadagno?
- E se inizialmente non c’è, quando lo prevedi?
- Che tipo di comunicazione devi mettere in atto per riuscire a raggiungere i risultati che speri?

Se non riesci a rispondere a tutte queste domande forse non conosci abbastanza il mercato in cui ti muovi, o non ti sei mai allenata a pensare da imprenditrice, e anche questo si risolve se inizi subito a chiedere aiuto o a formarti da autodidatta (libri, youtube, e mille altre possibilità, che non necessitano nemmeno di grandi spese a livello economico).
Cosa non sta funzionando?
Non ho una formula magica da consegnarti che potrai utilizzare ogni volta che sei in dubbio sul tuo progetto, ma posso con questo post aiutarti a riflettere.
Se sei qui, e continui a leggere questo post probabilmente sei all’inizio del tuo viaggio e stai studiando il tuo cammino, oppure sei già nella fase in cui ti sembra che le cose non ingranino mai e che non arrivino abbastanza clienti e sei esausta dai continui tentativi.
Vedi un miglioramento anche piccolo o ti sembra sia davvero tutto fermo?
Per tante clienti che ho seguito in fase di avvio, la difficoltà più grande che ho visto sono stati i social network. Instagram in particolare è una chimera: ti da quella sensazione di possibilità infinite. Vedi profili crescere continuamente, vendere direttamente dal divano i loro servizi (così pare perché non immagini cosa c’è dietro) e il tuo invece rimane fermo (ecco come ti aiuto a definire la strategia per il tuo business).
Stessi follower, stesse interazioni, scrivi un post e non succede niente, un cazzo di niente.
Questo è assolutamente normale e fisiologico, e il cambiamento strategico porterà consiglio anche in questo campo.
La comunicazione ha bisogno di tempo e anche il cambiamento strategico
Post pandemia il mondo online si è sviluppato ancora più velocemente di quanto già non stesse facendo. I contenuti sono cresciuti esponenzialmente ed esponenzialmente è diminuita l’attenzione di chi legge e osserva i social network bombardato giorno e notte da informazioni e notifiche.
Chi la dura la vince.

Costanza, contenuti originali e non avere paura di ripeterti.
Certo, dovrai farlo ogni volta da una angolazione diversa, dovrai utilizzare lo storytelling per raccontarti, non basterà solo scrivere chi sei e cosa fai per attirare clienti. Dovrai padroneggiare l’arte di vendere senza vendere, e coltivare relazioni sincere e reali perché davvero si inneschi una rete solida intorno a te di persone che ti sostengono e credono in ciò che fai (ecco cosa fare se vuoi far crescere un business).
Sono della vecchia scuola, e per quanto io mi occupi con il mio team anche dei social network e sia stata una social media manager, rimango convinta che il passaparola sia lo strumento più forte in assoluto.
Lavoro genera lavoro
Offri i tuoi servizi alle persone intorno a te. Se parti completamente da zero fai esperienza con loro e tratta ogni cliente con massima importanza, anche quello che all’inizio ti paga poco. Sarà tutto investimento sul tuo futuro professionale.
Se sei già avviata e hai abbastanza tempo per lamentarti che le cose non vanno come vorresti, significa che hai anche tempo per ricominciare a muoverti in una direzione creativa, in cui sei tu a far accadere le cose. Riparti, e ricordati che l’influmarketing non è solo dei social network e tantomeno solo degli influencer.
In parole povere: fai un buon lavoro, offri un servizio utile e scegli accuratamente a chi offrirlo. Offrilo a chi davvero potrebbe trarne beneficio ed è motivato a sperimentare il tuo servizio. Il passaparola che si genererà sarà inarrestabile.

E se anche così le cose continueranno a non girare, chiedi feedback, studia il mercato e cerca di capire se puoi differenziarti da chi è già presente creando un percorso o un prodotto unico e inimitabile. Ricorda che il business è immaginazione e se vuoi fare la freelancer di fatto sei una imprenditrice e devi allenare creatività, capacità di analisi e velocità di azione.
Stai comunicando abbastanza?
Per tante clienti che ho avuto che si danno da fare nella comunicazione, ce ne sono state altrettante per cui comunicare era una fatica e non lo facevano con costanza, non solo su ig, ma in nessun canale, compresa la vita privata. Non è facile eh raccontare un progetto, un’idea, specialmente se ti stai re-inventando, ma se non maturi tu la sicurezza in ciò che fai, come faranno i tuoi possibili clienti a sentirsi sicuri ad acquistare da te?
Semplice, quasi banale, ma assolutamente non scontato per esperienza: se fai cose fighe e non le comunichi, come fanno gli altri a sapere che offri ciò di cui hanno bisogno?
Le persone sono prese dalla loro vita, e a meno che tu non abbia un servizio basato su un bisogno primario, rischi di passare velocemente in secondo piano.
Se ti occupi di crescita personale poi il discorso si fa anche più complesso perché entri in un terreno di cambiamento e il cambiamento fa paura, perciò la tua comunicazione dovrà essere ancora più mirata. E attenzione non dovrai parlare con tutti, ma con il tuo cliente ideale principalmente. Perché con lui ti sentirai sempre a tuo agio, condividerete linguaggio e valori e non dovrai indossare nessuna maschera per arrivare al suo cuore.
Cambio strategia o cambio di rotta?
Io sono l’esempio tangibile di chi ha cambiato lavoro all’interno della libera professione due volte, tra l’altro passando da un settore all’altro come solo noi multipotenziali sappiamo fare. Se decidi di cambiare non farlo perché hai la sensazione che le cose non funzionino ma perché è la tua passione a traghettarti verso nuovi lidi. Il cambiamento strategico è necessario, ma non deve intimorirti.
Se cambi solo per provare qualcosa di nuovo con l’idea che ti permetterà di fatturare di più o che ci sia più mercato, il rischio è di ripetere nel nuovo lavoro gli stessi errori del precedente.
Se fai ciò che ami e lo fai con passione, sono sicura che un pubblico per te esiste ed è lì fuori. Devi solo imparare a comunicare ciò che fai nel modo giusto.

Cambiamento strategico non ti temo quindi? Aggiunta o modifica di servizi, queste possono essere delle opzioni. Collaborazioni con qualcuno leggermente più avanti di te, e fiducia che le cose possano davvero realizzarsi nel momento stesso in cui non smetti di crederci e continui a provarci, ma con un piano nel breve e lungo termine.